dall'1 al 22 ottobre 2022
La poliedrica artista australiana Elizabeth Burton, storica amica dell’Armadillo, torna a Firenze dopo quattro anni con una nuova mostra che racconta le ultime fasi del suo percorso artistico. Da sempre fedele ai temi della natura e del paesaggio, riconoscendosi e comunicando con gli stilemi dell’arte figurativa, non tradisce i propri soggetti ma li reinterpreta attraverso la lente dell’astrattismo. Un filo rosso che lega quindici dipinti a tecnica mista che lei stessa definisce “astratto intuitivo”. Nella sua pittura astratta si fondono così la vernice acrilica, il collage ed il disegno, mentre l’ispirazione nasce dal bisogno di creare nonostante le conseguenze di un infortunio che l’ha privata per lungo tempo dell’uso della mano destra. Necessità e virtù si accompagnano quindi nel nuovo percorso intrapreso da Elizabeth, che torna in Europa riportandoci i colori e le sensazioni del continente “nuovissimo”.
Soggetti imprecisati si rincorrono di tela in tela lasciando libero spazio alla suggestione e all’immaginazione dell’osservatore. Una sensazione piacevole ci accoglie nello stratificarsi dei layers cromatici e di ricercate texture, cuciti da geometrie di curve e linee, fili sottili che segnano lo scorrere del tempo e intersecano i simboli di un mondo quasi ormai passato (francobolli che ci vengono incontro dall’altro lato della “cortina di ferro” e dagli anni bui di dittatori fascisti, frammenti di giornali quotidiani fatti di notizie che sono ormai storia).
I colori dell’acqua, del cielo, del metallo e della pietra si susseguono tra le opere come un fattor comune che le lega, trasposizione onirica quanto necessariamente materiale, dosati e mescolati con la pittura. Ritagli di paesaggi e di elementi naturalistici si accostano senza prospettiva a finestre aperte sugli scorci del passato e nuove dimensioni. Come in un sogno, soggetti marcati ma che non identifichiamo ci evocano emozioni che ritroveremo al risveglio, anche senza ricordarne la trama.
Il linguaggio dell’astratto percorre anche i suoi nuovi libri d’artista, fino a ritrovare la pienezza dei soggetti naturalistici nel “Fiume della vita”, nell’inconsueta forma del “libro bobina” (che saranno oggetto del suo workshop presso L’Armadillo).
Elizabeth Burton è nata a Grafton NSW, in Australia.
Dopo una carriera nel settore bancario e finanziario internazionale, ha studiato e sviluppato con successo un suo percorso artistico, che da circa trent’anni continua a percorrere e perfezionare.
Durante questo periodo, Elizabeth ha condotto laboratori per artisti in diverse città australiane, come farà a Firenze con il nostro masterclass, nel quale insegnerà la sua personale tecnica per creare i libri d’artista.
Il suo percorso artistico si è evoluto attraverso una ricca sperimentazione di illustrazione botanica, acquerello, olii, tecnica mista e incisione.
Alla base del suo approccio multidisciplinare, e a volte multimediale, c’è la sua padronanza del disegno e la consapevolezza del potere della semplicità della linea, trasmettendo l’essenza stessa del soggetto senza legami di tipo tradizionale.
Elizabeth si ispira al mondo naturale, ai paesaggi australiani e italiani, con una produzione che varia dal realismo all’astrazione.
Elizabeth è stata invitata a partecipare alla celebrazione del lavoro di Morandi, tenutasi a Bologna nel 2013. Le sue opere sono esposte in collezioni pubbliche permanenti e musei, tra i quali: la Mostra della Biennale americana del 2008 (University of Iowa, USA), l’Esposizione internazionale di stampe contemporanee Naestved in Danimarca, l’Estampe in Belgio, il Museo d’arte di Nyiracsad in Ungheria e la galleria Green Door in Gran Bretagna. Le sue opere sono conservate in collezioni private in tutta l’Australia, oltre che in collezioni permanenti presso la National Gallery dell’Australia.
Orario mostra:
dal lunedì al venerdì 10-12 e 16-18
il sabato 10-12
Ingresso libero
Per informazioni:
Tel. 055 0461654
Email: larmadillo51r@gmail.com
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